Komitee gegen den Vogelmord e. V.
Committee Against Bird Slaughter (CABS)

Komitee gegen den Vogelmord e.V. Committee Against Bird Slaughter (CABS)
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Italien – 23. 11. 2018

San Marino buco nero nel cielo d’Europa

Nel mese di novembre gli attivisti del CABS (Committee Against Bird Slaughter) hanno visitato la Repubblica di San Marino per monitorare la caccia ai piccoli uccelli, riscontrando una situazione assurda e gravissima. La Repubblica di San Marino, nazione che ricordiamo non appartiene all’Unione Europea e pertanto non sottostà alle Direttive che tutelano la fauna selvatica, non ha sottoscritto né la Convenzione di Berna (Convenzione per la conservazione della vita selvatica e dei suoi biotopi in Europa) né la Convenzione di Bonn (Convenzione sulla conservazione delle specie migratrici degli animali selvatici).

La Legge sanmarinese che regolamenta la caccia permette l’uccisione di specie protette in tutto il Paleartico Occidentale: fringuello, pispola, verdone e frosone. L’unica nazione che permette la caccia del solo fringuello è il Libano. Pertanto San Marino rappresenta un buco nero nel cielo d’Europa: decine di capanni fissi e temporanei sono ubicati a distanze da pubbliche vie e case che in Italia sarebbero considerati fuorilegge. Non solo, nel corso dei sopralluoghi alcuni capanni fissi da cui si cacciavano fringuelli e altri piccoli uccelli risultavano dalla Carta Tecnica Regionale delle Marche ubicati in Italia e anche consultando la cartografia ufficiale di San Marino apparivano alcuni sul confine, o con piante di battuta in Italia. I cacciatori sanmarinesi attraversano il territorio italiano con richiami vivi che sono protetti in Italia e con cacciagione la cui detenzione costituisce reato. Decine di cacciatori italiani si recano a San Marino per cacciare i piccoli uccelli protetti in Italia e rientrano in Italia con la fauna violando pertando la Legge. A San Marino  è fiorente il commercio di uccelli da richiamo, visto che si usano per la caccia da appostamento e caso unico in Europa non c’è alcun obbligo di apporre anello inamovibile agli uccelli appartenenti a specie selvatiche: come è possibile visto che è vietata ogni forma di cattura? Parlando con vari cacciatori e “commercianti” di uccelli il CABS ha scoperto che uccelli catturati in Italia vengono portati a San Marino dove non essendoci obblighi di Legge possono essere liberamente utilizzati, mentre in caso di cessione a cacciatori italiani vengono inanellati in modo fraudolento, apponendo anelli, che dovrebbero essere utilizzati su nidiacei nati in cattività, su esemplari di cattura.

E’ evidente che il vuoto normativo in difesa della fauna selvatica esistente a San Marino è anacronistico e rappresenta una minaccia concreta agli uccelli migratori che sono patrimonio della comunità internazionale. Il CABS ha accompagnato sul terreno il giornalista Edoardo Stoppa di Striscia la Notizia per illustrare la grave situazione: il 23 novembre 2018 il servizio è stato trasmesso nel corso del programma mostrando all’opinione pubblica italiana una realtà sconosciuta. Il CABS sta preparando un dossier che sarà inviato ai Carabinieri Forestali per quanto riguarda le violazioni poste in essere dai cacciatori italiani e agli organismi internazionali sulla mancata tutela degli uccelli migratori da parte di San Marino. Nel contempo le Guardie WWF Nucleo Marche hanno chiesto chiarimenti alle Amministrazioni locali sui capanni siti al confine con l’Italia.