Ricerca e lobbying in Francia
In Francia la cattura di uccelli con strumenti altrove impensabili è ancora consentita in molte regioni. Questo perché in questo Paese, il vischio, schiacce dal sapore medievale, lacci di crine di cavallo e reti sono considerati «beni culturali da proteggere».
Così, mentre in tutti gli altri Paesi dell’Ue possiamo combattere l’uso di queste trappole con misure concrete e sul terreno - che si tratti di azioni di polizia o dello smantellamento diretto delle dei siti di cattura - in Francia non abbiamo l’opportunità di intervenire direttamente e attivamente. L’unica eccezione, e finora anche l’unico successo, è rappresentata dal trappolaggio degli ortolani, ora finalmente vietato anche in una Francia che ai cacciatori permette tutto e contro il quale abbiamo organizzato una lunga campagna che ha sostanzialmente azzerato il fenomeno.
Il nostro lavoro contro l’uccellagione in Francia, quindi, spesso ed eccezionalmente si svolge alla scrivania. Attraverso le nostre indagini sulla conformità dei requisiti necessari per autorizzare le catture, raccogliamo informazioni sulla realtà delle deroghe, documentiamo il rispetto delle disposizioni di legge e raccogliamo le prove di tutto ciò che non è compatibile con l'articolo 9 c) della Direttiva Uccelli.
I nostri fascicoli sintetizzano poi le osservazioni e le rendono disponibili alle autorità, i media e le associazioni partner. In questo modo offriamo al pubblico uno sguardo diverso rispetto all’aura di tradizione e di ufficialità che circonda il trappolaggio, solitamente presentato come un fatto culturale dalle associazioni venatorie o dalle autorità locali.
A fronte di ogni violazione concrete del diritto europeo ci rivolgiamo direttamente alla Commissione europea avanzando argomentazioni solide, ed esercitiamo anche pressioni politiche attraverso i nostri contatti nel Parlamento europeo con l’obiettivo di promuovere una rivalutazione del fascicolo deroga. Informazioni, fotografie e video vengono inoltre messe a disposizione delle organizzazioni per la protezione della natura che lavorano contro la cattura degli uccelli in Francia, per le quali il Cabs è spesso l’unica fonte informativa.