Komitee gegen den Vogelmord e.V. Committee Against Bird Slaughter (CABS)

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Committee Against Bird Slaughter (CABS)

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Studio statistico sui carnieri in Europa

Il testo seguente è una versione molto sintetica dell’articolo originale degli autori Axel Hirschfeld e Geraldine Attard, pubblicato nell’aprile 2018 nella rivista specializzata «Berichte zum Vogelschutz» (edizione 53/54, 2017). Nel testo sono presenti tutte le citazioni bibliografiche e le indicazioni per valutare esattamente i dati di carniere specie-specifiche relativi a categorie generali come «anatre selvatiche».

Puoi ottenere ulteriori informazioni sulla pubblicazione anche dal Deutschen Rat für Vogelschutz (Il Consiglio tedesco per la protezione degli uccelli).

Introduzione

I cacciatori in Europa uccidono oltre 50 milioni di uccelli ogni anno - legalmente!
I cacciatori in Europa uccidono oltre 50 milioni di uccelli ogni anno - legalmente!

La caccia agli uccelli, in particolare ai migratori, è un’attività diffusa spesso da tempi molto antichi e ancora oggi praticata da milioni di cacciatori e uccellatori in Europa (cfr. Tabella 1). Il quadro di riferimento per le legislazioni venatorie dei singoli Stati membri dell’Unione europea è specificato dalle disposizioni della Direttiva Uccelli, approvata nel 1979 e che classifica un totale di 82 specie come cacciabili nell’Allegato II, tra le quali numerose sono ora in pericolo di estinzione. A causa del massiccio declino di molti migratori, come pavoncella, tortora e allodola, si è aperto un dibattito su come e in quale misura la caccia legale sia responsabile del fenomeno, se l’attività sia ancora sostenibile o se invece debba essere vietata.

Per poter effettuare valutazioni scientifiche per le singole specie devono essere valutati i dati sulle dimensioni della popolazione e della riproduzione, oltre ovviamente a dati attendibili sugli abbattimenti annuali. L’ultimo e per ora unico lavoro svolto sul tema, che fornisce una panoramica del numero di uccisioni (o delle stime corrispondenti) per tutte le 82 specie dell’Allegato II è stato pubblicato nel 2005, nel numero 42 delle "Berichte zum Vogelschutz" (Hirschfeld & Heyd, 2005). Lo scopo di questa pubblicazione è fornire un quadro della pressione venatoria in Europa confrontando i risultati con quelli dello studio precedente e rapportandoli a tutte le specie elencate nell’attuale Lista rossa degli uccelli riproduttori in Germania (Grünenberg et al. 2015).

​Materiali e metodi

Con il sostegno finanziario del Consiglio tedesco per la protezione degli uccelli (Drv), il personale del CABS ha analizzato sistematicamente nel 2016 tutti i carnieri venatori nazionali disponibili per i paesi dell’Unione europea, ma anche in Svizzera, verificando i numeri relativi agli abbattimenti delle 82 specie elencate nell’Allegato II della Direttiva Uccelli. Tutte le statistiche sulla caccia disponibili al pubblico sono state registrate in una prima fase di lavoro (da giugno a ottobre 2016) e i dati relativi alle specie esaminate sono stati inseriti in un foglio di calcolo Excel. Per ottenere una panoramica più aggiornata possibile, per quanto possibile, si sono presi come base di lavoro i carnieri della stagione venatoria 2014/15 (o dell’anno 2014). Nel caso di mancata disponibilità sono stati utilizzati i dati più recenti (vedi Tab. 1).

In una seconda fase (novembre e dicembre 2016), sono state contattate le autorità, le associazioni venatorie e le organizzazioni per la protezione degli uccelli dei Paesi le cui statistiche non erano disponibili al pubblico ed è stato chiesto loro di fornire i dati relativi alla ricerca in corso.

Risultati

Il tordo bottaccio è cacciabile in molti paesi dell'UE
Il tordo bottaccio è cacciabile in molti paesi dell'UE

Nel periodo preso in esame sono stati analizzati dall'insieme delle fonti un totale di 633 carnieri individuali (determinati o stimati dalle fonti disponibili) corrispondenti a circa l’83% di tutti i dati disponibili. La somma dei numeri degli abbattimenti specifici per ogni specie ammonta a un totale di circa 53 milioni di esemplari delle 82 specie prese in esame. La tabella 1 fornisce informazioni sull’area, il numero di cacciatori, la quantità di specie cacciabili e le uccisioni totali determinate o stimate e la qualità dei dati per tutti i 30 paesi esaminati.

Il numero determinato di abbattimenti e i trend forniscono un quadro generale della pressione venatoria nell’area di studio per ogni specie. Di particolare interesse per la conservazione sono i numeri relativi alle specie classificate in pericolo di estinzione in Europa o in uno stato membro. Rappresentando tutte le 82 specie dell’Allegato II, i risultati per tutti i migratori inclusi nella Lista rossa degli uccelli riproduttori in Germania sono presentati nella sezione seguente (Rld, Grünenberg et al. 2015).


PaeseNumero di cacciatoriDensità venatoriaNumero di uccelli uccisi all'anno
Stagione venatoriaNumero di specie cacciabili
Belgio
23.000
0,75
1.019.701
2014
13
Bulgaria
120.000
1,08
548.062
2013/14
25
Danimarca
178.000
4,15
2.062.054
2014/15
30
Germania
374.084
1,05
1.156.149
2014/15
30
Estonia
15.000
0,33
17.252
2014/15
32
Finlandia
207.000
0,61
1.265.700
2014
30
Francia1.250.000
1,94
17.624.996
2013/14
63
Grecia174.500
1,32
?
-
32
Irlanda350.000
4,98
?
-
19
Italia689.000
2,29
3.702.797*
2014/14
34
Croazia56.327
0,99
150.191
2014/15
21
Lettonia25.000
0,39
21.507
2014/15
28
Lituania32.000
0,49
13.116
2014
16
Lussemburgo2.080
0,8
1.948
2014/15
3
Malta11.076
35,05
121.496
2014
32
Paesi Bassi27.000
0,65
?
-
10
Norvegia142.850
0,37
449.920
2014/15
29
Austria
123.283
1,47
154.114
2014/15
26
Polonia118.362
0,38
211.096
2014/15
13
Portogallo120.000
1,3
1.562.224
2013/14
30
Romania60.000
0,25
1.256.876
2014/15
39
Slovacchia38.719
1,02
113.748
2014/15
20
Slovenia22.000
1,1
32.456
2014
6
Spagna906.437
1,79
11.933.963
2014/15
32
Svezia300.000
0,67
549.585
2014/15
33
Svizzera29.864
0,72
27.513
2014
22
Repubblica Ceca92.247
1,17
783.265
2014
14
Ungheria59.053
0,63
548.392
2013/14
14
Regno Unito
800.000
3,04
?
-
?
Cipro
42.215
4,56
3.700.711
2015
34


Legenda della tabella: Numero di cacciatori = numero di cacciatori ufficialmente registrati secondo la Face (2010); densità dei cacciatori = numero di cacciatori registrati per chilometro quadrato; numero di uccelli uccisi all’anno = numero di individui di specie elencate nell’Allegato II della Direttiva Uccelli uccisi ogni anno; stagione di caccia = periodo in cui sono stati registrati i carnieri esaminati; specie e periodo di caccia = numero di specie che possono essere cacciate legalmente; carnieri di caccia esaminati = numero di carnieri individuali valutati; * = carnieri estrapolati sulla base di dati regionali.

Specie analizzate nel dettaglio:

Fischione (Anas penelope): cacciabile in un totale di 21 Paesi dell’Ue, di cui per solo 12 sono disponibili elenchi sul numero degli abbattimenti, per un totale di 236.219 esemplari uccisi (Tab. 2). Dall’Austria, dalla Germania e dalla Spagna sono arrivate solo informazioni riassuntive dei carnieri relative alla voce generica «anatre selvatiche» o «uccelli acquatici» (Spagna) (Tab. 3). Il numero di fischioni abbattuti in Italia è stimato in 11.252 individui. Il numero di fischioni segnalati come cacciati in sette Paesi campione è sceso da 100.525 a 75.937 negli ultimi anni (Tabella 4). Mancano dati provenienti da Paesi Bassi, Gran Bretagna, Bulgaria, Grecia e Cipro.

Marzaiola (Anas querquedula): cacciabile in un totale di 17 Paesi dell'UE, di cui per 10 sono disponibili elenchi sul numero degli abbattimenti per un totale di 42.616 esemplari uccisi (Tab. 2). Di tre Paesi, sono disponibili solo informazioni riassuntive relative alla voce generica "anatre selvatiche" (Austria), "uccelli acquatici" (Spagna) e "marzaiola-alzavola" (Finlandia) (Tab. 3). Il numero totale di marzaiole abbattute in Italia è stimato in 3.387 individui. Mancano i dati provenienti dalla Bulgaria, dalla Grecia e da Cipro, dove è possibile cacciare questa specie. Il numero di marzaiole segnalate come cacciate in cinque Paesi campione è sceso da 1.584 a 509 animali negli ultimi anni (Tabella 4).

Alzavola (Anas crecca): cacciabile in un totale di 24 Paesi dell'UE, di cui per 13 sono disponibili elenchi sul numero degli abbattimenti per un totale di 522.253 individui uccisi (Tab. 2). Da: Germania, Austria, Finlandia, Spagna e Polonia, sono state date solo informazioni riassuntive sui carnieri per "anatre selvatiche", "marzaiola- alzavola" e "uccelli acquatici" (Tab. 3). Il numero di alzavole abbattute in Italia è stimato per un totale di 54.491 individui. I dati relativi a: Regno Unito, Irlanda, Cipro, Grecia e Bulgaria, non erano disponibili. Il numero di alzavole riportate come cacciate in otto Paesi campione è aumentato da 414.417 a 481.430 negli ultimi anni (Tab. 4).

Porciglione (Rallus aquaticus): cacciabile in tre Paesi dell'UE. Per la Francia e Malta sono disponibili informazioni precise per la stagione venatoria 2014/2015, che elenca un totale di 3.896 uccelli abbattuti (Tab. 2). Gli abbattimenti totali in Italia sono stimati in 1.420 individui. Il numero di porciglioni segnalati come cacciati in Francia e Malta è diminuito di circa l'87% negli ultimi anni da 30.305 a 3.896 animali (Tabella 4).

Quaglia e tortora comune sparate
Quaglia e tortora comune sparate

Quaglia (Coturnix coturnix): cacciabile in un totale di 10 Paesi dell'UE, per solo 6 dei quali sono disponibili elenchi sul numero degli abbattimenti per un totale di 1.607.964 di individui uccisi (Tab. 2). Gli abbattimenti totali in Italia sono stimati in 76.064 individui. Dalla Grecia, dalla Bulgaria, dal Portogallo e dall'Austria non è stato possibile valutare alcun numero di abbattimenti. Nel piano di gestione dell'UE per la Quaglia (COMMISSIONE EUROPEA 2009b) gli abbattimenti annuali in Grecia sono stimati in 72.000 esemplari e in Bulgaria tra 250.000 e 300.000 individui. Il numero di quaglie riportate come cacciate in tre Paesi campione è sceso da 363.000 a 215.230 negli ultimi anni (Tabella 4).

Tortora comune (Streptopelia turtur): cacciabile in un totale di 10 Paesi dell'UE, dei quali 8 possiedono elenchi sul numero degli abbattimenti per un totale di 1.455.208 di individui uccisi (Tab. 2). Mancano informazioni attuali per la Grecia. Il Piano di gestione dell'UE per la Tortora comune (COMMISSIONE EUROPEA 2007b) riporta un intervallo da 300.000 a 600.000 di uccelli abbattuti annualmente in Grecia. Tuttavia, questa è una stima basata su numeri datati. In considerazione del progressivo declino della specie in tutta la sua area di distribuzione e del calo del numero di carnieri negli altri Paesi, è probabile che l'attuale carniere della tortora in Grecia sia sceso al di sotto di questa stima. In Austria, questa specie è cacciabile negli stati federali della Bassa Austria, Burgenland e Vienna. I carnieri totali austriaci sono indicati nell'attuale revisione del piano di gestione dell'UE per la Tortora comune (FISHER et al. 2016) con "meno di 7.800" esemplari. È probabile che questo valore sia ora ulteriormente diminuito. Per quanto riguarda la Slovacchia, FISHER et al. (2016), sono state abbattute 3.089 tortore, anche se il Paese non è elencato per le specie nell'allegato II, parte B, del VRL. Fino alla primavera 2016, Malta era l'unico Paese nell'area di studio a consentire gli abbattimenti a questa specie in primavera, ma dal 2017 la caccia è stata proibita anche in primavera. Il numero di tortore indicate come cacciate negli otto Paesi campione è sceso da 323.933 a 208.133 esemplari negli ultimi anni (Tab. 4).

Beccaccia (Scolopax rusticola): la specie è attualmente cacciabile  in 26 Paesi nell'area di studio. Il numero totale dei carnieri di 973.414 individui all'anno sono riferibili a 21 di questi Paesi (Tabella 2). Gli abbattimenti totali in Italia sono stimati in 144.099 individui. Inoltre, i carnieri della beccaccia nel Regno Unito, Irlanda, Bulgaria e Grecia sono riferibili all'area di studio. Dati, non più aggiornati, stimano le uccisioni per la Gran Bretagna a 125.000 (AEBISCHER et al. 2003) o 150.000 (FERRAND & GOSSMANN 2001), per l'Irlanda a circa 125.000 (HIRSCHFELD & HEYD 2005, secondo i dati di O'HULLACHAIN & HENDERSON 2004) e per la Grecia a 450.000-550.000 (FERRAND & GOSSMANN 2001) o di circa un milione di animali colpiti ogni anno (HIRSCHFELD & HEYD 2005). In considerazione dell'andamento dei carnieri negli altri Paesi, tuttavia, ci si aspetta un corrispondente calo del numero di abbattimenti. Un confronto dei dati provenienti da 16 Paesi, di cui sono disponibili una serie di dati di periodi comparativi diversi, mostra una diminuzione del numero degli abbattimenti da 1.277.606 a 819.210 uccelli (Tab. 4).

Chiurlo (Numenius arquata): Secondo l'Allegato II, parte B, la specie è cacciabile in Francia, Irlanda, Danimarca e Regno Unito. L'unico Paese che ha usufruito  della sua cacciabilità durante il periodo dello studio, è stata la Francia, dove dopo una moratoria di cinque anni sugli abbattimenti durante la stagione di caccia 2013/14, 6.858 esemplari sono stati nuovamente uccisi nelle aree costiere (AUBRY et al. 2016). Nelle zone più interne della Francia, la specie è  stata provvisoriamente protetta fino al luglio 2018 (THE N2K GROUP 2014).

Piviere dorato  (Pluvialis apricaria): l'Allegato II B consente a un totale di 10 Paesi dell'UE di cacciare questa specie, di cui solo 6 Paesi dell'UE e la Norvegia hanno effettivamente aperto stagioni di caccia specifiche. Dati di carnieri precisi sono disponibili solo da Francia, Portogallo e Malta e ammontano a un totale di 19.821 uccelli uccisi (Tab. 2). Il numero di pivieri dorati segnalati come abbattuti in Francia e Malta è diminuito di oltre l'80% durante il periodo dell'inchiesta (Tabella 4). Le cifre maltesi includono sia l'abbattimento e sia la cattura con grandi reti a scatto, che sono state nuovamente autorizzate dal 2014. Mancano dati aggiornati provenienti dalla Gran Bretagna, dall'Irlanda, dalla Grecia e dalla Norvegia, dove la specie si può ancora catturare in alcune parti del Paese.

Beccaccino (Gallinago gallinago): è attualmente cacciabile in 16 Paesi dall'area di studio. I numeri di carniere attuali, specifici per specie, sono disponibili in otto Paesi e arrivano a un totale di 205.577 uccelli (Tab. 2). Per l'Italia, l'uccisione totale è stimata in 49.021 individui all'anno. La quota del beccaccino dei carnieri di caccia spagnoli per "uccelli acquatici" è compresa tra 4.738 e 15.996 esemplari, a seconda del metodo di proiezione (vedi Tab. 3). A ciò si aggiungono le uccisioni dei Paesi di Cipro, Bulgaria, Irlanda, Regno Unito e Austria (solo Burgenland), da cui non sono disponibili dati attuali. I dati più vecchi ipotizzano 30.000 esemplari all'anno per il Regno Unito e circa 205.000 per l'Irlanda (HIRSCHFELD & HEYD 2005). Il numero di beccaccini segnalati come abbattuti in cinque Paesi campione è sceso da 294.031 a 189.922 animali negli ultimi anni (Tabella 4).

Combattente (Philomachus pugnax): viene abbattuto in Francia, a Malta e in alcune regioni italiane. Per la stagione di caccia 2013/14, 932 esemplari provenienti dalla Francia e 13 esemplari da Malta (stagione 2014/15) sono stati riportati (Tab. 2). Il totale delle uccisioni annuali in Italia è stimato in 77 individui.

Pavoncella (Vanellus vanellus): la pavoncella è attualmente ancora cacciata in cinque Paesi dell'UE. 107.802 uccelli sono abbattuti fra Francia, Malta e Spagna (Tabella 2). L'uccisione totale in Italia è stimata in 7.489 individui. Mancano dati attuali dalla Grecia. Il piano di gestione dell'UE (COMMISSIONE EUROPEA 2009c) fornisce una stima di 100.000 esemplari uccisi in Grecia ogni anno. I carnieri francesi sono diminuiti di circa il 78% rispetto alla stagione venatoria del 1998 (Tab. 4).

Allodola (Alauda arvensis): Cacciabile in sei Paesi dell'UE, per 4 Paesi dei quali sono disponibili dati per un totale di 898.958 uccelli abbattuti (Tab. 2). A ciò si aggiungono le allodole  abbattute in Italia, il cui numero è stimato in circa 451.671 individui. I dati attuali dalla Grecia, dove la specie è una preda molto ricercata, mancano. Nel Piano di gestione dell'UE (COMMISSIONE EUROPEA 2007a) vengono fornite "180.000-400.000" allodole abbattute ogni anno per la Grecia, tuttavia, dato l'andamento del numero di abbattimenti in altri Paesi, si deve ipotizzare un considerevole declino. Il numero di uccisioni nei Paesi campione di Francia e Malta è sceso da 684.135 a 194.229 negli ultimi anni, il che corrisponde a un calo di circa il 71% (Tabella 4). Oltre alla caccia con un fucile, le allodole nel dipartimento francese delle Landes possono essere catturate con reti a scatto (pantes) e trappole (matoles) da ottobre a novembre. Nella stagione venatoria 2014, il Ministero dell'Ambiente francese ha fissato un tasso di cattura massimo di 260.000 esemplari (MINISTÈRE DE L'ENVIRONNEMENT, DU DÉVELLOPPEMENT DURABLE ET DE L'ÉNERGIE 2014).

Validità dei dati

Nel valutare il numero di carnieri riportati nell'area di studio, si deve tener conto del fatto che per la maggior parte delle specie questo rappresenta solo un conteggio parziale delle perdite totali dovute alla caccia e alla cattura. Mancano le statistiche complete di Gran Bretagna, Irlanda, Paesi Bassi e Grecia. Dato che circa il 20% di tutti i cacciatori registrati nell'area di studio vive in questi quattro Paesi (vedi Tab. 1, dati secondo FACE 2010), per la maggior parte delle specie che possono essere cacciate in questi Paesi (vedi Tab. 2), ci si deve aspettare una corrispondenza di "dati reali più elevati". Vi sono anche numerosi altri carnieri specie-specifici mancanti, che per vari altri motivi, non sono stati inclusi nelle statistiche dei Paesi esaminati. Nessuna fonte poi contiene dati relativi agli uccelli feriti durante la caccia e che in seguito muoiono senza essere incarnierati o che, a causa di lesioni provocate dallo sparo, hanno una capacità riproduttiva limitata. Dal momento che quasi tutte le specie in esame vengono colpite con lo sparo del fucile, soprattutto gli uccelli migratori in stormi, si prevedono ulteriori perdite dell'ordine di milioni (cfr MOOIJ 1995, MADSEN & NOER 1996, ALISON 2001). Oltre a ciò non sono state incluse nel conteggio le perdite dovute alla caccia e alla cattura di uccelli in forma illegale, che rappresentano un'enorme causa aggiuntiva di mortalità nell'area di studio e che colpiscono maggiormente alcune specie. Ne sono esempi la caccia illegale praticata in primavera a tortore comuni e quaglie nell'Italia meridionale, in Grecia e in alcuni paesi dei Balcani e la cattura illegale che avviene ogni anno di centinaia di migliaia di tordi a Cipro e in Italia (KOMITEE GEGEN DEN VOGELMORD 2013a, BIRDLIFE INTERNATIONAL 2011, BROCHET et al. 2016, DEBERSEK & RUTIGLIANO 2016).

Altrettanto rilevanti, al pari delle perdite registrate nell'area di studio, sono le uccisioni o le catture al di fuori dell'Europa, come nei Balcani, nel Medio Oriente e in Africa. Specialmente le quaglie e le tortore comuni, a causa della loro popolarità e del loro status di "uccelli ambiti per tradizioni culinarie" sono ricercate da molti cacciatori alla migratoria, e pre esse si può ipotizzare una pressione di caccia aggiuntiva particolarmente elevata al di fuori dell'area di studio. Entrambe le specie sono infatti cacciabili in quasi tutti i Paesi dell'Europa meridionale, nei Balcani, nella penisola arabica e nei Paesi del Maghreb (cfr. COMMISSIONE EUROPEA 2009b, FISHER e al. 2016), in molti di questi luoghi è consentito anche l'abbattimento in primavera.  BROCHET et al.(2016) stimano che ogni anno più di un milione di quaglie e tordi bottaccio, oltre agli animali abbattuti legalmente, vengono catturati e abbattuti illegalmente in tutto il Mediterraneo. OMER (2015) riferisce che le quaglie sono un alimento fondamentale per molti abitanti della Striscia di Gaza durante il loro periodo di migrazione. Anche in Libano, ogni primavera e autunno, centinaia di migliaia di uccelli migratori europei vengono abbattuti per finire in pentola, tra cui diverse quaglie, tordi, tortore comuni e uccelli acquatici (KOMITEE GEGEN DEN VOGELMORD 2013b).

Nonostante il mestolone sia una specie in pericolo in Europa, può essere cacciata.
 Hans Glader 
Nonostante il mestolone sia una specie in pericolo in Europa, può essere cacciata.

Per ogni specie analizzata, la percentuale di uccelli che nidificano nell'UE varia dallo 0% (es. Oca lombardella) fino al 100% (es. Gallo cedrone).  Ma per la maggior parte delle specie migratrici, l'esatta percentuale che migra, cioé la cosidetta Flyway-Population (ROSE 1998) resta ancora sconosciuta, il che rende difficile una valutazione accurata dell'impatto della caccia (MADSEN et al. 2015). Confrontando i dati annuali dei carnieri rilevati e stimati per l'area di studio con le popolazioni nidificanti europee (secondo l'articolo 12 della Direttiva Uccelli - EUROPEAN ENVIRONMENT AGENCY 2016), risulta che già il numero minimo totale di uccelli abbattuti o catturati legalmente nei Paesi che hanno fornito statistiche accurate raggiunge circa la metà della popolazione riproduttiva primaverile in Europa. E questo senza contare tutti gli individui che rimangono uccisi o catturati illegalmente nella zona di indagine o quanti vengono uccisi in Paesi in cui non si registrano i carnieri di tali specie (si vedano le tabelle 3 e 4), o in Paesi in cui mancano i dati (vedi tabella 2). O quanti vengono uccisi al di fuori dell'Europa lungo la rotta migratoria.

Ad esempio, per il frullino Lymnocryptes minimus, il carniere di caccia totale che emerge per Francia, Portogallo, Malta e Romania rappresenta 45.716 individui, le stime per Italia e Spagna includono rispettivamente 3.880 e ± 2.355 individui e la specie viene anche cacciata a Cipro, in Irlanda e il Regno Unito (nessun dato disponibile). Anche senza i dati mancanti, i carnieri totali nell'area di studio sono approssimativamente uguali alla popolazione riproduttiva europea massima (23.100 coppie).

Con circa 2,3 milioni di tortore uccise ogni anno tra il 1980 e il 2002 (Hirschfeld e Heyd, 2005) e circa 1,5 milioni uccisi ogni anno tra il 2003 e il 2013, si può stimare il numero totale di tortore uccise nell'area di studio tra il 1980 e il 2013 ad almeno 65 milioni di individui. Queste stime non includono i dati sui carnieri greci, tanto che il numero di tortore uccise dai cacciatori nell'area di studio può essere considerato significativamente più alto. Nello stesso periodo la popolazione europea della tortora è diminuita del 78% (European Bird Census Council, 2015).

Conclusione

Considerando le elevate perdite causate dalla caccia e che le popolazioni di molte delle specie cacciabili sono sempre più ridotte, non vi è dubbio che la caccia nel suo insieme non possa essere considerata un uso sostenibile. Al contrario, essa probabilmente contribuisce al declino accelerato di molte specie. A nostro avviso, la caccia alle specie in via di estinzione non è quindi eticamente e politicamente giustificabile, soprattutto perché è solo un hobby di una minoranza e soprattutto non soddisfa esigenze di pubblico interesse come la regolamentazione di specie in sovranumero per ragioni di pubblica utilità o protezione delle colture, del bestiame, della salute umana o per motivi di sicurezza aerea. Sebbene la caccia non sia la causa principale del loro declino nei paesi europei, alla luce dell'attuale situazione critica delle popolazioni, non sembra comprensibile considerare ulteriori abbattimento tollerabili per ragioni come sport o tradizione.

L'articolo 7, sezione 1, della Direttiva Uccelli stabilisce: "Gli Stati membri assicurano che la caccia alle specie non comprometta gli sforzi di conservazione nella loro area di distribuzione". Tuttavia se i paesi europei continuano ad autorizzare la caccia alle specie in forte diminuzione, gli sforzi di conservazione saranno nulli e le specie saranno sempre più minacciate. Le organizzazioni per la conservazione della fauna selvatica dovrebbero presentare una chiara proposta contro i continui tentativi di giustificazione unilateralmente motivati che mantengono queste specie fra le cacciabili e iniziare una campagna rigorosa per vietarne la caccia. Se questi sforzi falliscono, l'UE deve essere persuasa a esercitare pressioni sui governi degli Stati membri e, se necessario, a presentare ricorso dinanzi alla Corte di giustizia europea per violazione del Direttiva Uccelli.





Scarica la pubblicazione in inglese

Leggi l'intero studio pubblicato nel 2019 in "British Birds" - il download può essere effettuato qui:

Bird hunting in Europe: an analysis of bag figures and the potential impact on the conservation of threatened species