Komitee gegen den Vogelmord e.V. Committee Against Bird Slaughter (CABS)

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Primo soccorso uccelli

Civetta con piumaggio rovinato dalla colla per topi. Da recuperare e portare a un CRAS
Civetta con piumaggio rovinato dalla colla per topi. Da recuperare e portare a un CRAS

Chi non lo ha mai vissuto? Su un marciapiede, nel giardino o durante una passeggiata nei campi, si scopre un uccellino che sembra in difficoltà, magari un piccolo rimasto orfano o anche un adulto ferito. Che cosa fare? Oggi in Italia è persino obbligatorio prestare il proprio soccorso a un animale in difficoltà, ciononostante se non aggiungiamo alla nostra buona volontà un po’ di esperienza, conoscenza del mondo degli uccelli e capacità di discernere le situazioni, rischiamo di fare più male che bene all’animale che abbiamo incontrato sul nostro cammino.

Non solo, in alcuni casi, l’animale, spaventato dall’approssimarsi del suo principale nemico, cercherà di difendersi, se impossibilitato a fuggire, e – nel caso di specie come i rapaci, aironi o cormorani – la missione di soccorso potrà trasformarsi in una piccola battaglia con antipatiche ferite ai danni del soccorritore.

Vedremo quindi nelle pagine che seguono come comportarsi di fronte a un animale che sembra in difficoltà.

Premettiamo già qui che è necessario comportarsi in maniera diversa a seconda che ci si trovi in presenza di un piccolo o di un adulto e ovviamente si richiedono cautele differenti a seconda della specie. È fondamentale quindi sapere di fronte a quale animale ci si trovi e quali siano le sue abitudini.

Per esempio è ormai risaputo che i piccoli mammiferi non vanno mai toccati o impregnati del nostro odore. Nel caso infatti che dopo un breve controllo ci si renda conto che l’animale soccorso non presenta nessun problema e che solo si è allontanato troppo dal genitore, se lo abbiamo maneggiato troppo, non possiamo più restituirlo a sua madre. I genitori mammiferi riconoscono infatti i loro piccoli dall’odore e se li impregniamo del nostro, c’è il rischio concreto che i genitori decidano di abbandonarli.

Questo discorso non vale per fortuna per gli uccelli, che non usano l’olfatto per il riconoscimento, quindi un piccolo uccellino può essere tranquillamente spostato in un luogo più sicuro o rapidamente maneggiato per vedere se ha delle ferite o traumi.


Piccolo passero, le zampette divaricate e gli occhi chiusi fanno capire che non sta bene. Si può mettere all'ombra e aspettare mezz'ora a vedere se i genitori lo seguono
Piccolo passero, le zampette divaricate e gli occhi chiusi fanno capire che non sta bene. Si può mettere all'ombra e aspettare mezz'ora a vedere se i genitori lo seguono

Ma siamo sicuri che l’uccellino ha bisogno di aiuto? Abbiamo di fronte un adulto ferito o un piccolo? E questo piccolo è orfano o solo sta esplorando i dintorni?

Molti piccoli di uccelli (i merli per esempio) sono nidifughi, ovvero lasciano il nido quando ancora non sanno volare e si nascondono nei dintorni, dove mamma e papà merlo li alimenteranno fino a quando sapranno volare e alimentarsi da soli. È quindi normale trovare piccoli di merlo inabili al volo nei giardini e in città. Questi vanno lasciati in pace: non sono abbandonati.

Un piccolo di rondone invece è nidicolo, ovvero lascia il nido solo quando è perfettamente indipendente e già perfetto volatore. Se lo troviamo a terra con poche piume e ancora inetto, possiamo recuperarlo e aiutarlo senza paura di sbagliare.

La chiave quindi per aiutare gli uccelli è saper distinguere la specie a cui ci troviamo davanti e approssimativamente la loro etá.

È bene precisare sin dall’inizio due punti: nel caso l’animale sia ferito con fratture, traumi, avvelenamento, è fondamentale portarlo rapidamente in un Centro di Recupero Animali Selvatici. Purtroppo molti veterinari che si occupano di animali d’affezione non hanno conoscenze specifiche su come curare gli uccelli e solo i CRAS sono in grado di offrire al paziente le cure più adeguate. In questa pagina trovate i dati dei principali CRAS italiani.

Nel caso invece abbiate trovato un nidiaceo orfano potete pensare di alimentarlo e accudirlo per qualche settimana fino a che possa cavarsela da solo, ma è fondamentale aver chiaro sin dall’inizio che appena pronto l’uccellino deve essere liberato alla vita selvatica. Non è accettabile da nessun punto di vista che il soccorritore diventi carceriere dell’animale selvatico. Detenere animali appartenenti a specie selvatiche nati in natura è un reato severamente punito dall'art. 30 lettera h) della legge 157/92 e prevede un'ammenda fino a 1.500 €. Insomma: un uccellino ormai capace di volare e alimentarsi deve tornare assolutamente in natura!

Nelle pagine che seguono quindi spiegheremo come riconoscere l’uccellino che abbiamo trovato e decidere cosa fare, come allevare un orfanello e quindi reinserirlo nel mondo naturale e infine come trattare un uccello ferito.

Ora cominciamo: avete trovato un uccellino a terra e dovete decidere se aiutarlo o meno o lo avete già preso e non sapete bene cosa fare? Per scoprirlo voltate pagina!

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 Jürgen Howaldt/wikicommons 

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