L'ultima roccaforte del trappolaggio
Francia: reti, trappole e vischio. Tutto legale!
Come per tutti gli altri Stati membri dell'Unione Europea, la Francia ha recepito la Direttiva Uccelli UE nella sua legislazione nazionale. In base a ciò, le trappole per uccelli dovrebbero essere vietate. Invece non lo sono! La Francia è l'unico Paese dell'UE che consente tutti i metodi tradizionali di cattura di avifauna, su larga scala, mediante deroghe.
Il trucco con cui si autorizza questa vasta gamma di trappole è attraverso una scappatoia nella Direttiva Uccelli UE: se si ritiene necessario catturare uccelli in assenza di valide alternative - di fatto per scopi "tradizionali" - i metodi utilizzati devono essere comunque selettivi, devono riguardare solo "piccoli quantitativi" e a condizione di stretti controlli. Solo in questi rari casi gli Stati membri possono ricorrere a delle deroghe per autorizzare il trappolaggio. Tuttavia, in Francia, l'eccezione è diventata la regola. Per essere legalmente al sicuro, il governo di Parigi ha dovuto forzare la mano, se non proprio mentire. Le quote di cattura annuali sono state mantenute "basse" per soddisfare la condizione dei "piccoli quantitativi". La selettività dei metodi di cattura è documentata da istituti di ricerca molto compiacenti con le associazioni venatorie. E sulla questione di cosa sia "tradizionale" e "necessario", è probabile che il governo francese sia guidato dai voti più che dai fatti.
Il nostro vicino d'oltralpe dimostra che è possibile minare la legge europea sulla conservazione della natura impunemente o quasi: finalmente nel luglio 2019 la Commissione Europea ha inviato alla Francia una lettera di messa in mora per l'uso scorretto delle deroghe in materia di trappolaggio. Si gioca con il fuoco: in molti altri Paesi ci sono uccellatori smaniosi che non chiedono altro che poter ricorrere a pericolose deroghe, estendendone l'ambito di applicazione all'infinito.
Con le importanti sentenze del 2021, la Corte di Giustizia europea e il Consiglio di Stato francese finalmente hanno respinto le deroghe, ritenendole non conformi al diritto dell'Unione europea. Qui trovi maggiori informazioni.
Cattura di pavoncelle nella provincia dello Champagne
Sull'Aisne, un affluente della Mosa nella provincia dello Champagne, specie minacciate come pavoncelle, pivieri dorati e pivieresse vengono catturati con le reti.
Tordi catturati con i lacci nelle Ardenne
Nelle Ardenne settentrionali della Francia si trovano, sparsi in estere foreste, mezzo milione di lacci di crine di cavallo per catturare tordi - ancora oggi questi mezzi micidiali sono considerati legali.
Cattura di allodole con enormi reti a scatto in Aquitania
Sulla costa atlantica a sudi di Bordeaux, circa 10.000 siti di trappolaggio con enormi reti e gabbie, bloccano la rotta migratoria delle allodole verso sud
Trappolaggio di ortolani ai piedi dei Pirenei
Gli ortolani venivano catturati illegalmente con delle tipiche gabbie trappole a caduta -i gourmet pagano poi una fortuna per avere questo piccolo uccello nei loro ristoranti
Schiacce nel Massiccio Centrale
Nel Massiccio Centrale, è sopravvissuto un metodo di cattura degli uccelli risalente letteralmente all'età della pietra: migliaia di uccelli finiscono schiacciati ogni anno sotto delle trappole in pietra.
Bacchette di vischio in Provenza
Grazie al suo clima mite, la Provenza è un'importante zona di svernamento di avifauna. I trappolatori attendono gli ospiti piumati con centinaia di bacchette di vischio.