Cattura di trampolieri a Malta
I maltesi non conoscono limiti nella loro bulimia venatoria e abbattono a fucilate o catturano con le reti anche pavoncelle, corrieri, pivieri e piovanelli. Anche in questi casi si utilizzano enormi prodine: due grandi reti affiancate, lunghe fino a 50 metri e tenute in tensione con molle metalliche. Piazzate solitamente lungo la costa vengono rese più «attraenti» realizzando piccole pozze d’acqua e usando richiami vivi o elettroacustici.
Anche in questo caso gli esemplari catturati vengono utilizzati come richiami per la caccia, diventano trofei o oggetti vivi da collezione. Alla fine finiscono anche in tavola.
L’utilizzo delle reti è vietato dalla Direttiva Uccelli dell’Ue, ma Malta sfrutta la possibilità di concedere una deroga e consente la cattura di pivieri dorati in autunno: ogni anno ufficialmente circa 700 esemplari che attireranno i loro conspecifici sulla strada dell’estinzione.
Naturalmente in molti catturano con le prodine anche specie particolarmente protette. Lo fanno mettendole in funzione le reti in piena estate, quando i primi limicoli si fermano qui durante la loro migrazione dalle aree di riproduzione scandinave. Tra i colpiti il piovanello pancianera, il corriere piccolo, la combattente, il piro piro culbianco e boschereccio, la pantana e la pettegola.
Ma anche durante la stagione venatoria si commettono costantemente illeciti; per esempio usando le reti di notte e impiegando ampiamente i richiami elettroacustici. Senza contare il commercio illegale, collegato con la cattura: diversi siti Web molto noti propongono pivieri dorati in vendita.
Il CABS organizza campi estivi di protezione dell’avifauna a Malta dal 2014, ma opera anche nel tardo autunno per combattere la cattura dei limicoli.