Campo antibracconaggio CABS a Ischia

Anche a Ischia, come nelle altre piccole isole del Tirreno, l’impatto del bracconaggio primaverile causa gravi danni, andando a colpire esemplari in migrazione pronti a riprodursi. L' attività di antibracconaggio degli volontari del CABS è tesa alla tutela proprio di questi esemplari. Si tratta di un appuntamento ormai consolidato, in un'area purtroppo a intensa attività di trappolaggio e uccisioni illegali durante il passo primaverile.
A partire dalla metà di marzo trappoline a scatto con una camola della farina come esca fanno la loro comparsa negli orti e giardini di Ischia. E si dimostrano subito fatali. Esemplari di specie minacciate in tutta Europa, come il codirosso, il culbianco, l'averla capirossa finiscono in grandi quantità nei sep. Nel frattempo tortore, quaglie e molti rapaci indistintamente vengono perseguitati dai cacciatori (nonostante la caccia sia già chiusa a partire dal 31 gennaio).
Il CABS è attivo ad Ischia dal 1993. Con un piccolo gruppo di volontari locali abbiamo anche una presenza fissa sull'isola. Alcuni degli attivisti sono guardie venatorie, mentre altri si occupano del recupero della fauna selvatica: controllano le zone di trappolaggio e di caccia illegale, aiutano le autorità nell'identificazione e nella denuncia dei bracconieri.
Ogni anno ad aprile e maggio collaboriamo anche con le guardie venatorie volontarie del WWF che solitamente in questo periodo organizzano un loro campo antibracconaggio a Ischia.
Mentre il WWF lavora sui bracconieri, i volontari del CABS si concentrano sui trappolatori: con l'aiuto di droni e fototrappole i vigneti terrazzati, i frutteti e gli orti sono costantemente monitorati.

Le guardie venatorie volontarie del WWF, sostenute finanziariamente dal CABS, combattono principalmente contro la caccia illegale di primavera. Si appostano nelle ore mattutine e serali nei punti più caldi del bracconaggio - per lo più valli remote e boschi lontano dai villaggi. Quando sentono colpi o vedono persone con armi da caccia, procedono ad avvicinarsi per arrivare a identificare e denunciare i bracconieri. Le armi si trovano a volte anche nascoste sull'isola, ma da esse non si riesce mai a risalire al proprietario: molto spesso si tratta di fucili di provenienza furtiva, con matricola abrasa.
La combinazione di attivisti locali con la loro presenza durante tutto l'anno e i due campi di protezione ha notevolmente ridotto il bracconaggio di Ischia. Dove un tempo si trovavano migliaia di trappole e in una sola mattina di maggio si contavano circa 500 colpi di fucile provenire da una sola frazione di Forio d'Ischia, ora in gran parte regna la calma. Tuttavia dobbiamo continuare a rimanere attivi: fino al cambio di generazione la tradizione del bracconaggio ad Ischia non può dirsi sconfitta.