Campo antibracconaggio CABS in Sardegna
Quando i tordi e i pettirossi dall'Europa settentrionale e centrale raggiungono i loro quartieri invernali in Sardegna nel tardo autunno, i bracconieri lì stanno già aspettando con migliaia di lacci e impianti di cattura dotati di enormi reti.
A partire dal 1999 il CABS insieme con la LAC ha portato avanti numerose operazioni per contrastare il bracconaggio nell'isola. Dal 2013 il CABS ha invece iniziato ad incrementare il suo impegno sull'isola, aumentando la presenza dei propri volontari da una a 6 settimane. Tra novembre e febbraio, i mesi di più grande attività dei bracconieri, organizziamo i nostri campi antibracconaggio, battendo i boschi alla ricerca delle migliaia di lacci e reti e cercando di raccogliere prove per denunciare i bracconieri ai Carabinieri. E i risultati si sono fatti notare: dai 25.000 lacci raccolti in una settimana negli anni '90 si è ormai passati ad appena un migliaio rimossi in ben un mese e mezzo. Una storia di successo per il volontariato antibracconaggio!!
I partecipanti ai campi sono alla continua ricerca delle trappole dei bracconieri nei boschi: si tratta di piccoli lacci fatti di nylon o di crine di cavallo che vengono posizionati sui cespugli o sul terreno. Le reti invece, si trovano di preferenza, sulle creste delle montagne, dove passano le rotte migratorie.
Mentre il nostro obiettivo primario in passato era solo quello di raccogliere le trappole e le reti, dalla metà degli anni 2000 è stata posta grande attenzione sulla cattura dei bracconieri. Quindi, sui sentieri di uccellagione sono state posizionate a più riprese telecamere nascoste che hanno consentito di filmare persone nell’atto di posizionare i lacci o di rimuovere i tordi catturati. Contro di loro vengono presentate denunce a vario titolo al Comando Carabinieri di Capoterra, come ad esempio: attività di uccellagione, furto aggravato ai danni del patrimonio indisponibile dello Stato e, in alcuni circostanze, maltrattamento di animali.
Inoltre, effettuiamo anche indagini presso le macellerie e i ristoranti, cercando in questo modo a paralizzare i canali di distribuzione dei bracconieri.
Il trappolaggio con l'utilizzo di lacci è in calo costante, le reti, d'altra parte, rimangono un grave problema e sono attualmente al centro del nostro lavoro sull'isola mediterranea.
Il nostro partner la "Fondazione per la Biodiversità" -"Stiftung Pro Artenvielfalt"- ci sostiene ogni anno nel finanziamento del campo antibracconaggio in Sardegna.