Komitee gegen den Vogelmord e. V.
Committee Against Bird Slaughter (CABS)

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Caccia e trappolaggio a Cipro

Luì bianco in una bacchetta di vischio
Luì bianco in una bacchetta di vischio

L’isola di Cipro è una gigantesca trappola mortale per l’avifauna, il caso più problematico in Europa. Membro dell’Unione europea dal 2004, questo Paese conta folle di uccellatori prevalentemente nella parte greca, ma recentemente il CABS ha scoperto casi di trappolaggio anche nel Nord occupato militarmente da decenni dalla Turchia.

In innumerevoli giardini, nella macchia mediterranea e nei boschetti creati appositamente con una specie alloctona di acacia sempreverde vengono installate gigantesche reti, che misurano mediamente 6 metri di altezza e anche 20 di lunghezza, oppure migliaia di bastoncini ricoperti di vischio, causa di una strage di migratori che si attua dalla tarda estate all’inverno inoltrato e poi in primavera; con l’unica pausa rappresentata dalla piena estate.

Capinere e altri silvidi, luì, pigliamosche e balie dal collare cadono spesso vittime del vischio e delle reti, insieme a cuculi, assioli e barbagianni. Le specie di interesse alimentare finiscono in un mercato colossale che come terminali ha ancora alcuni ristoranti, e comunque tutti gli uccelli imprigionati vengono uccisi: nessun uccellatore qui si preoccupa di liberare un rapace o una rondine.

A Cipro l’uccellagione è stata a lungo vietata e le leggi di protezione sono state rafforzate con l’adesione all’Ue, ma i bracconieri, protetti da un mondo politico largamente connivente, ignorano sfacciatamente le regole. Non si preoccupano neppure di nascondere bene i loro impianti, perché gran parte della popolazione rurale è collusa o comunque insensibile, mentre le autorità e le forze di polizia, decisamente poco attive, non manifestano una vera volontà di combattere il bracconaggio.

Il CABS è attivo a Cipro dal 2001, e dal 2008 abbiamo ampliato in modo significativo i nostri campi di protezione: attualmente siamo operativi durante tutta la lunga stagione di caccia, oltre che in primavera con una media di 170 giorni l'anno.

Trappolaggio a Cipro

La cattura di uccelli con reti e bacchette di vischio è un grande business. Le bande di bracconieri guardagnano milioni con le "Ambelopoulia" - capinere e altri uccelli canori. Innumerevoli animali muoiono nelle trappole e nelle reti.

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Caccia agli uccelli a Cipro

Come in altri paesi del Mediterraneo, anche qui la caccia agli uccelli è diffusa. Molti cacciatori non obbediscono alla legge: uccidono specie particolarmente protette e usano dispositivi elettronici illegali.

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Uccellagione nel Nord turco

Anche nella parte Nord occupata dalla Turchia esistono uccellatori. A volte si tratta di greco-ciprioti che superano la frontiera; a volte di bracconieri di origine turca. Lo testimoniano le nostre prime missioni, che stanno permettendo gradualmente di definire le dimensioni del fenomeno al di fuori dal nostro consueto areale d’azione.

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Campi antibracconaggio

Nel 2001 sono iniziati i nostri campi di protezione degli uccelli  a Cipro. Ogni anno raccogliamo fino a 5.000 bacchette di vischio e aiutiamo le autorità a denunciare i bracconieri.

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Ricerca e Lobbying 

Cacciatori e bracconieri hanno un grande impatto sul governo di Nicosia. Solo con strategie ben studiate e attività di lobbying mirate possiamo riuscire a sconfiggere la cattura e il bracconaggio.

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Successi a Cipro

Le attività svolte per una migliore protezione degli uccelli a Cipro sono più difficili che in qualsiasi altro Paese dell'UE: l'uccellagione è ben radicata. Eppure ci sono successi iniziali: il numero di trappole e reti sta diminuendo anno dopo anno! 

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