Komitee gegen den Vogelmord e.V. Committee Against Bird Slaughter (CABS)

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Trafficanti di rapaci

pulli di Falco pellegrino (Hans Schächl)
 Hans Schächl 
pulli di Falco pellegrino (Hans Schächl)

I rapaci diurni e notturni sono  specie molto ambite: collezionisti di animali e falconieri sono disposti a pagare cifre da copogiro pur di impossessarsene.  

In tutto il mondo i commercianti di animali si sono specializzati nel rubare pulli o uova dai nidi di rapaci e venderli con documentazione contraffatta. In passato il fenomeno era molto diffuso in Germania ma è andato scomparendo grazie ai controlli efficaci nelle aree di riproduzione - soprattutto del falco pellegrino. In Europa, è l'Italia meridionale a rappresentare un buco nero per specie di aquile e falchi, i cui nidi vengono saccheggiati regolarmente.

In Sicilia vive l’ultima popolazione italiana di Aquila di Bonelli, le ultime coppie italiane dell'avvoltoio capovaccaio e la più importante popolazione europea di falco Lanario della forma feldeggii, estremamente localizzata nel resto del suo areale. Negli ultimi decenni il declino di tali popolazioni è stato preoccupante: il capovaccaio é ormai condannato all'estinzione, mentre per le aquile e i lanari resistono pochi siti di nidificazione. I problemi che questi individui hanno da affrontare sono tanti, eppure negli ultimi anni si è portato alla luce un vasto traffico di pulcini che vengono trafugati dai nidi e venduti al mercato della falconeria. 

Bisogna anche considerare l'esiguità delle pene: basti considerare che un falconiere fermato dalla Forestale siciliana in occasione di una manifestazione folcloristica di stampo medioevale, è stato condannato al pagamento di 500 euro. Questo nonostante, riferiva l’accusa, sarebbe stato trovato in possesso di due Falchi privi della necessaria documentazione. Per capire di cosa stiamo parlando, basti considerare che un’Aquila del Bonelli può arrivare a valere anche 15.000 euro.

Da decenni gruppi organizzati di falconieri e bracconieri saccheggiano sistematicamente i nidi conosciuti di aquile e falconi ingaggiando rocciatori in grado di calarsi con le corde sui nidi e prelevare i piccoli aquilotti. Anche in Sardegna, secondo fonti attendibili, la scomparsa delle aquile del Bonelli è dovuta a un gruppo di falconieri e imbalsamatori che per più di un decennio hanno sistematicamente razziato i piccoli fino a far estinguere la piccola popolazione isolana. In Sicilia, dove sopravvivono circa 30-40 coppie di aquile del Bonelli, si è invece ancora in tempo per salvare la specie dalle brame di questi individui.

Il Committee Against Bird Slaughter sostiene un progetto per proteggere l'Aquila del Bonelli in Sicilia e il Falco Lanario  lungo la costa continentale meridionale.