Chi sono i bracconieri?
La caccia e l'uccellagione sono considerate un passatempo quasi ovunque in Europa. Quasi sempre le persone giustificano queste attività come tradizioni, meno frequentemente si tratta di un grande business e più raramente si tratta di necessità alimentari.
Tradizionalisti
In non pochi casi il trappolaggio e la caccia all'avifauna rappresentano un elemento identitario, di presunta appartenenza sociale e culturale. Soprattutto in alcuni piccoli gruppi etnici le usanze venatorie sono importanti tanto quanto i dialetti o l'artigianato. Spesso la globalizzazione finisce per estremizzare questo bisogno di appartenenza. Ecco il motivo per cui di fronte a poteri superiori (come un governo centrale o l'UE) gli slogan autonomistici declinati in senso venatorio di alcuni politici hanno una grande presa e danno al politico stesso un vantaggio elettorale. Questo è il motivo per il quale la caccia e l'uccellagione sono frequentemente utilizzate come strumento di propaganda elettorale.
Cacciatori
I cittadini in possesso di una licenza di caccia, sono autorizzati a cacciare e uccidere le specie cacciabili a condizioni ben precise, nei tempi e nei modi previsti dalla legge. Per questo usano solitamente armi da fuoco, tuttavia in alcuni Paesi, i cacciatori possono anche avvalersi di trappole per catturare gli uccelli attraverso la concessione di deroghe.
Uccellatori
La cattura di avifauna selvatica con l'utilizzo di trappole e reti è vietata ovunque in Europa con l'eccezioni di alcune deroghe locali (es. Malta, Francia). Chi la pratica invoca spesso la tradizione affermando che la cattura di animali è senza fini di lucro e a solo scopo amatoriale. In realtà l'uccellagione alimenta un lucrosissimo traffico di volatili destinati a diventare richiami vivi per la caccia, animali ornamentali in gabbia o a finire in padella.
Bracconieri
In quasi tutte le altre lingue europee, il termine "bracconaggio" include qualsiasi forma di uccisione non autorizzata di un animale selvatico: per intenderci l'abbattimento di un pettirosso, così come di una specie cacciabile al di fuori dei periodi consentiti, è bracconaggio.
Nonostante i tesserati alle associazioni venatorie puntualizzino sistematicamente la netta separazione tra cacciatori e bracconieri, gran parte dei reati di caccia registrati in Europa sono commessi da cacciatori. Non tutti i cacciatori sono bracconieri, ma quasi tutti i bracconieri sono cacciatori.
Trafficanti di uccelli
Si possono fare grossi affari con gli uccelli selvatici. Il fiorente mercato nero dell'avifauna viva o morta è gestito da trafficanti senza scrupoli e spietati commercianti di animali.
Esemplari con il piumaggio colorato e con il canto melodioso come il cardellino e il ciuffolotto sono ambiti animali da gabbia. Nella caccia ai turdidi o alle quaglie, vengono spesso utilizzati i richiami vivi, per i quali i cacciatori sono disposti a sborsare un sacco di soldi. I falconieri, i collezionisti di trofei e di avifauna in generale pagano frequentemente delle cifre enormi di denaro per possedere esemplari rari come l'aquila di Bonelli o altre specie pregiate in via di estinzione. Nei Paesi in cui gli uccelli canori sono consumati a tavola come prelibatezze, gli ortolani o le capinere vengono pagati a caro prezzo.
In quasi tutti i casi, il commercio di uccelli selvatici prelevati in natura è illegale: i colpevoli di solito rimangono ben nascosti o cercano di far passare gli animali in vendita come provenienti da allevamento.