Komitee gegen den Vogelmord e.V. Committee Against Bird Slaughter (CABS)

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Committee Against Bird Slaughter (CABS)

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Uccelli da richiamo

Merlo usato come richiamo vivo nella caccia
Merlo usato come richiamo vivo nella caccia

In alcuni paesi, soprattutto nella regione mediterranea, è consentito l'utilizzo di richiami vivi nella caccia. Gli animali vengono rinchiusi in piccole gabbie e affissi ai capanni o nelle zone di caccia.

In molti casi, i richiami - specialmente gli uccelli canori - vengono tenuti in stanze buie in estate. Quando vengono portati all’aperto in autunno durante la caccia, il loro equilibrio ormonale viene alterato e credendo sia primavera iniziano a cantare per riprodursi. In questo modo attirano i loro conspecifici di fronte ai fucili dei cacciatori o nelle reti e trappole degli uccellatori. L’uso di richiami vivi aumenta notevolmente il carniere di cacciatori e trappolatori.

Le condizioni di vita dei richiami vivi costretti in gabbie minuscole, senza cibo e cure veterinarie adeguate sono come minimo crudeli. In queste condizioni gli animali non vivono a lungo e così centinaia di migliaia di cacciatori - specialmente in Francia, Spagna, Italia e Malta - hanno costantemente bisogno di nuovi richiami. Fino a pochi anni fa, sono state concesse deroghe nella maggior parte di questi Paesi per autorizzare la cattura di richiami vivi con reti. Le denunce del CABS e le procedure d'infrazione portate avanti dall'Unione europea hanno oggi vietato la cattura degli uccelli quasi ovunque. I cacciatori quindi, in teoria, dovrebbero coprire il loro bisogno di richiami con animali allevati in cattività.

Tuttavia, invece di essere allevati, vengono spesso catturati illegalmente con reti o trappole o rubati dai nidi quando ancora pulcini.

Frosone usato illegalmente come richiamo vivo (Italia)
Frosone usato illegalmente come richiamo vivo (Italia)

Il CABS conduce una campagna contro l'uso di richiami vive dalla metà degli anni '70. Dal momento che la caccia agli uccelli è poco efficace senza richiami, influenti lobbisti della caccia hanno combattuto contro un possibile divieto per decenni. Nel corso del tempo abbiamo ottenuto molto però con la "tattica del salame": grazie al nostro lavoro, la cattura degli uccelli è ormai vietata quasi ovunque, motivo per cui i prezzi sono aumentati notevolmente. Dall’altro lato interveniamo con operazioni antibracconaggio nelle zone dove gli uccellatori usano reti, rubano pulcini dai nidi o vendono animali con anelli falsificati.

Nelle valli bresciane, l'epicentro della caccia alla piccola migratoria in Europa, oggi nei capanni da caccia ci sono la metà dei richiami rispetto agli anni '90. Ciò rende la caccia meno efficace e il numero di merli, tordi bottaci e allodole abbattuti è in costante calo.

Come alternativa, molti cacciatori e trappolatori utilizzano i richiami elettroacustici. Si elimina così il problema del benessere degli animali in gabbia, ma è anche vero che questi altri richiami sono economici, facili da trovare e gestire e molto efficaci. Per quest’ultimo motivo infatti sono vietati per la caccia.