Progetti per una migliore protezione degli uccelli migratori
Cacciatori, bracconieri, uccellatori e commercianti di animali minacciano l’avifauna ovunque lungo le rotte migratorie, e il Committee against bird slaughter conduce campagne in tutta Europa per tutelarla: con azioni antibracconaggio sul campo, attività di lobbying, con ricerche, pubbliche relazioni, analisi, procedimenti legali e sostegni ai gruppi locali più attivi nella protezione della fauna selvatica. In sintesi proteggiamo gli uccelli dove le autorità falliscono. O non non vogliono proprio farlo.
In Italia, Francia e Spagna, Malta e Cipro, oltre che in Libano realizziamo regolarmente campi antibracconaggio e raccogliamo decine di migliaia di trappole e reti. In collaborazione con i corpi di polizia e con le guardie venatorie facciamo cogliere ogni anno in flagranza di reato e denunciare centinaia di bracconieri durante le nostre missioni in tutta Europa, attuando così una lotta molto efficace alle pratiche venatorie illegali.
Nei territori dell’Unione europea e in Medio Oriente siamo impegnati nel contrasto del commercio di animali e trofei, effettuiamo indagini negli ambienti dei trafficanti di fauna e forniamo consulenze alle autorità di polizia, doganali e ai servizi addetti alla protezione della fauna selvatica.
In particolare in Italia il Cabs è protagonista di azioni sul campo in praticamente tutti gli hotspot della caccia illegale, dalla Sardegna alle Prealpi bresciane, passando dal delta del Po, la Puglia, Sicilia, Ischia e Calabria. In aggiunta sosteniamo finanziariamente i principali gruppi che si dedicano a queste battaglie, dalle guardie WWF, al Gruppo Tutela Rapaci, EBN, ai Centri di Recupero di Modena e di Messina.
Oltre alle attività antibracconaggio, ci occupiamo di miglioramento della normativa italiana, producendo dossier e studi, tanto per la Commissione europea, quanto per le autorità nazionali.