Komitee gegen den Vogelmord e.V. Committee Against Bird Slaughter (CABS)

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Roccoli - Uccellagione di Stato

Nei roccoli vengono catturati soprattutto turdidi: qui un Tordo bottaccio
Nei roccoli vengono catturati soprattutto turdidi: qui un Tordo bottaccio

Per la caccia da capanno l'uso di richiami vivi è essenziale. Per centinaia di anni gli uccelli sono stati catturati con reti e in grandi quantità in questi impianti di cattura. Dopo il 1992,con la legge quadro nazionale, quando l'uccellagione fu vietata in Italia, gli appostamenti fissi di caccia iniziarono ad avere un problema di approvvigionamento. Il governo, invece di promuovere programmi di allevamento, concesse ai roccoli varie deroghe per continuare a catturarli  e distribuirli  gratuitamente ai cacciatori che ne facessero richiesta e visto che la legge non consentiva ai privati di uccellare, la gestione di questi impianti è diventata pubblica.

I "Roccoli" hanno le dimensioni di un campo da calcio e sono ubicati sulle principali rotte di migrazione. La struttura è circondata da un colonnato formato da carpini e faggi potati in modo caratteristico e in cui sono nascoste le reti di cattura. Può avere una forma rotonda o a ferro di cavallo e le  reti vengono stese, a seconda delle dimensioni, anche fino a 2.000 metri di lunghezza. Il roccolo è fortemente attrattivo per i migratori: arbusti ricchi di bacche, pozze d'acqua, e  moltissimi richiami vivi, spesso oltre 50, lo rendono un punto di ristoro ideale. I richiami vivi vengono appesi in minuscole gabbie e offrono un concerto che ricorda i canti primaverili, attirando magicamente l'avifauna di passaggio nelle reti.

Il CABS in tribunale contro i roccoli

Le reti catturano ogni tipo di uccelli, non solo quelli che sono destinati a diventare richiami vivi: qui un regolo (Regulus regulus)
Le reti catturano ogni tipo di uccelli, non solo quelli che sono destinati a diventare richiami vivi: qui un regolo (Regulus regulus)

Tattandosi di un sistema di cattura che utilizza mezzi non selettivi (reti), i roccoli si configurano come impianti di uccellagione e andrebbero vietati per legge: secondo l'allegato IV della Direttiva Uccelli infatti, le reti sono vietate in tutta Europa. Come se non bastasse, ogni anno nei roccoli vengono scoperti loschi traffici di uccelli vivi e morti, a ulteriore dimostrazione dell'incontinenza venatoria. Eppure ogni anno le Regioni cercano di riattivarli.

Regioni come Lombardia e Veneto hanno tentato ogni anno di aprire decine di roccoli, al fine di catturare tordi, merli, allodole, pavoncelle e colombacci da consegnare ai cacciatori come richiami vivi. Questi uccelli vengono catturati, smistati ai cacciatori e poi rinchiusi in gabbiette umide e sporche per il resto della loro vita. In primavera ed estate staranno nelle cantine e nei garage, mentre in autunno verranno appesi intorno ai capanni, in modo che col loro canto attraggano a portata di doppietta i consimili in migrazione.

Contro questi atti regionali illegittimi si battono da anni le associazioni ambientaliste. Da 30 anni CABS e LAC hanno dato mandato ai propri avvocati di impugnare sistematicamente le delibere di apertura dei roccoli, vincendo in numerose occasioni; nel 2012 hanno anche consegnato 18.000 (e poi altre 10.000) firme al Parlamento Europeo chiedendo l'abolizione della pratica dei richiami vivi, come inumana e vera e propria tortura nei confronti di uccelli selvatici migratori.

 Nel 2014 la Commissione Europea si è detta insoddisfatta di come l'Italia continuava a gestire la deroga, mettendo in mora il nostro paese. Il Governo ha reagito diffidando le regioni incriminate dal mantenere in vigore i rispettivi decreti, ma la Lombardia in particolare ha risposto con una pernacchia. La Commissione si è arrabbiata e a quel punto ha inviato un parere motivato, in cui ripercorre le vicende italiane in relazione ai roccoli e intima al Governo di chiudere i roccoli entro due mesi dalla ricezione della lettera, o l'Italia finisce davanti alla Corte di Giustizia Europea.  Il 01/12/2014 il Consiglio dei Ministri si è riunito e ha pubblicato quanto segue:

ANNULLAMENTO DI DELIBERE REGIONALI

Poiché non conformi alle norme europee ed interne in materia di conservazione di uccelli selvatici, sono state annullate dal Consiglio dei Ministri una delibera della Giunta della Regione Emilia Romagna ed una analoga della Regione Lombardia che hanno autorizzato per il 2014 impianti di cattura di animali vivi da utilizzare come richiami per la caccia. Entrambe le delibere erano state precedentemente oggetto di diffida e l’annullamento deciso oggi dal Consiglio dei Ministri, proposto del Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, Gian Luca Galletti, interviene per evitare sanzioni europee.

Finalmente il 23 luglio 2015 il Senato approva l'articolo 21 della legge europea - già varato alla Camera - che vieta l'utilizzo delle reti per l'approvvigionamento di richiami vivi. E' di fatto finita l'epoca dei roccoli su tutto il territorio nazionale.  Le Regioni Veneto e Lombardia provano ancora imperterriti a riaprirli, escogitando ogni anno vari espedienti, ma finora ancora senza successo!  L'ultimo tentativo della Lombardia a trazione leghista è naufragato nell'autunno 2019: la regione aveva previsto la cattura di 12.700 fra merli, tordi sassello, tordi bottaccio e cesene.