Reti per le allodole sulla costa atlantica
In quasi tutti i Paesi europei la consistenza delle popolazioni di allodola è in caduta libera: questa specie sta per scomparire dal nostro paesaggio. Eppure in Francia circa un milione di esemplari finiscono in padella o alla griglia ogni anno. Molte vengono abbattute a fucilate, ma molte sono catturate lungo la costa atlantica con le reti e con gabbie speciali.
In quattro dipartimenti in Aquitania, intorno a Bordeaux, 10.000 impianti di reti a scatto bloccano la strada verso Sud ai piccoli migratori dei campi aperti. In autunno l'attività di trappolaggio è al suo picco: vengono utilizzate le dune della costa atlantica e i campi di cereali alle loro spalle per piazzare le reti a terra. E per facilitare il lavoro si usano richiami vivi. Allodole già catturate vengono legate per le zampe e collegate a un lungo cavo azionato dal trappolatore, che è seduto in un capanno ai margini del sito. Quando gli stormi selvatici si avvicinano alle reti, l’uccellatore tira i cavi e i richiami iniziano a svolazzare attirando i loro simili nel raggio di azione delle reti che le intrappolano a decine.
A peggiorare le cose, in due dipartimenti esiste una deroga che consente ai cacciatori di piazzare fino a 300 gabbie per la cattura di questi animali. Ufficialmente si tratta di oltre 3.000 autorizzazioni, ed è consentito intrappolare un milione di allodole, anche se in realtà i numeri sono molto più elevati.