Uccelli selvatici in cucina
Gli uccelli selvatici sono considerati ancora oggi un piatto ricercato in molti Paesi. In alcuni casi si tratta di prelibatezze, normalmente solo di un'integrazione gastronomica, soprattutto durante la stagione venatoria, della dieta consueta.
Mentre oche, anatre e fagiani vengono cucinati e consumati in prevalenza nell'Europa centrale e settentrionale, nell'area mediterranea a essere ricercati sono i piccoli migratori. Con l'eccezione di specie di grandi dimensioni come i turdidi, i piccoli esemplari come le capinere e i pettirossi, sono consumati interamente. Le ossa degli uccelli sono cave e vengono ammorbidite dalla cottura e ingerite.
I metodi di preparazione sono diversi: In Spagna la piccola avifauna viene servita nella paella; in Italia cotta sullo spiedo e consumata con la polenta, mentre nel Mediterraneo orientale si utilizza la griglia.
Gli uccelli canori non possono essere commercializzati nell'UE. I ristoranti oggi non offrono più nei loro menù pettirossi, tordi o luì e i macellai non espongono più in vetrina fringuelli e ortolani. Chi vuole comprare questa merce deve avere buoni contatti o essere in una lista speciale degli ospiti. Invece, al di fuori dell'UE, come ad esempio in Libano, capinere e altri uccelli canori già spennati sono in vendita nei banchi frigo dei supermercati.
Nei nostri campi antibracconaggio e nel corso delle nostre indagini, troviamo ancora riferimenti a ristoranti o commercianti che vendono illegalmente piccoli uccelli. Ogni anno, le nostre segnalazioni portano alle denunce di bracconieri, ristoratori e macellai che, nonostante i divieti, continuano ad alimentare questo traffico e a offrire uccelli canori.