Campo antibracconaggio CABS a Bolzano
Ogni anno a maggio, gli uccellatori e i trafficanti di animali provenienti da tutto il Nord e il Centro Italia arrivano nei frutteti intorno a Trento e Bolzano per saccheggiare i numerosi nidi di tordi. Una volta trafugati, i nidiacei vengono contrassegnati al tarso con anelli contraffatti e poi venduti come falsi animali nati in cattività. I compratori sono cacciatori, che li usano come richiami vivi nella caccia agli uccelli migratori da capanno.
Il problema è noto da molto tempo: dal momento che i pochi "autentici" allevatori fanno fatica a far fronte alla domanda di uccelli, per ragioni economiche e di tempo, preferiscono trafugarli in natura.
Nella primavera del 2016, il CABS ha iniziato le sua attività di protezione dei nidi nei frutteti di Bolzano. L'obiettivo del campo che si svolge a maggio, è quello di raccogliere ogni possibile indizio e informazione sui bracconieri e passarli ai Carabinieri o ai Forestali in modo da riuscire a denunciarlo, cogliendoli sul fatto. Collaborando spesso con gli agricoltori, i volontari setacciano ogni filare degli estesi campi di meleti cercando segni sospetti lasciati dai ladri. Di norma i team si spostano a piedi, in bicicletta oppure si appostano per monitorare i meleti in un punto sopraelevato sulle montagne circostanti. Le missioni si svolgono sia di giorno che di notte.
I nidi contrassegnati dai ladri vengono monitorati dai volontari e le targhe dei veicoli di persone sospette vengono trasmesse alla polizia. Le forze di polizia locali sono consapevoli del problema e di solito reagiscono molto rapidamente: dopo pochi minuti una pattuglia è presente sul posto.
Cogliere in flagrante i ladri di nidi è tuttavia molto difficile. Trovarli nei labirinti dei meli è come cercare un ago in un pagliaio e anche quando i bracconieri vengono notati tra i filari dai volontari, il riconoscimento è mutuo e dileguarsi è estremamente facile. Spesso neppure il monitoraggio giorno e notte dei nidi marcati dai ladri ha successo: non è certo se e quando i pulcini vengono prelevati dai nidi dopo la schiusa delle uova. A volte i predoni vengono anche avvertiti della nostra presenza: non è facile appostarsi non visti in un paesaggio con alberi da frutto a basso fusto.
Nonostante queste difficoltà, alcuni bracconieri sono già stati denunciati e condannati grazie alle nostre segnalazioni. Sicuramente poi i nostri presidi e i continui controlli sia notturni che diurni, rendono le loro attività criminose più ardue. Nei prossimi anni vogliamo arricchire la nostra conoscenza di questa insolita forma di bracconaggio e trovare delle nuove strategie per meglio combatterla.