Le nostre vittorie a Cipro
I risultati ottenuti a Cipro non ci lasciano ancora completamente soddisfatti. La battaglia è lunga e difficile, perché trappolaggio e caccia agli uccelli sono così profondamente radicati che è difficile vedere progressi definitivi. Ma ci sono stati passi notevoli nella giusta direzione:
- Ogni anno, durante i nostri campi vengono raccolti e distrutti migliaia di bacchette di vischio, reti e richiami elettronici. Le nostre azioni interrompono l’attività e prevengono l’azione dei bracconieri, quindi migliaia di uccelli migratori vengono salvati.
- A causa della nostra pressione i trappolatori usano sempre meno limesticks, piazzandoli magari fuori da terreni privati e solo per alcune ore al mattino e alla sera. Spazi e tempi del trappolaggio si riducono quindi sensibilmente.
- Soprattutto in primavera, il numero di trappole e reti è diminuito in modo significativo. Anche a causa delle sanzioni molto più elevate del passato introdotte dopo anni di lavoro di lobby da parte del CABS, di Birdlife Cyprus e di altre organizzazioni.
- L’amministrazione militare britannica dal 2017 ha cambiato la sua politica contro il bracconaggio, adottando un atteggiamento di tolleranza zero. Grazie a ciò l’uso di reti in questo territorio è calato di più dell'80%.
- Anche i caschi blu delle Nazioni unite operano nella zona cuscinetto tra la Repubblica di Cipro e il Nord turco, organizzando operazioni congiunte per identificare e smantellare i siti di cattura.
- Nel frattempo il numero dei ristoranti che prevedono gli uccelli nel menù sta diminuendo in modo significativo. La maggior parte ancora li serve, ma solo a ospiti ben conosciuti.
- Infine, da quando Cipro ha aderito all’Unione europea, nel 2004, sono state istituite aree protette e santuari per uccelli in cui la caccia è stata vietata. Dopo alcuni anni anche la caccia primaverile è scomparsa.