Komitee gegen den Vogelmord e.V. Committee Against Bird Slaughter (CABS)

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Committee Against Bird Slaughter (CABS)

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Campo antibracconaggio CABS sul Delta del Po

Controllo delle zone vietate alla caccia
Controllo delle zone vietate alla caccia

Le lagune intorno al Delta del Po, estese per oltre 700 chilometri quadrati sulla costa adriatica italiana, è l'area dove più massicciamente in Italia si pratica la caccia alle anatre e non solo legalmente, anzi spesso usando richiami acustici vietati, sparando agli animali oltre i limiti di carniere, foraggiandoli illegalmente o utilizzando fucili modificati.

Con centinaia di doppiette spianate fra botti e valli (le due modalità di caccia) quella che è la più importante area umida italiana diventa fra ottobre e gennaio il sito di una carneficina per le sempre più rare anatre selvatiche europee.

Il CABS opera sul Delta dal 2017: durante la stagione venatoria da novembre a gennaio controlliamo la caccia alle anatre nei diversi fine settimana. Poiché la maggior parte dei reati sono difficili da individuare, ci concentriamo sulla ricerca di richiami elettroacustici ampiamente udibili. Laddove si trovano tali dispositivi, cerchiamo di filmare gli autori e di segnalarli alle forze di polizia. 

Il problema non è solo la difficoltà nel raccogliere elementi materiali probanti degli illeciti penali ma anche operare sul terreno stesso: nell'area completamente pianeggiante con poca vegetazione ad alto fusto, difficilmente si può passare inosservati, la maggior parte delle strade di accesso sono sorvegliate in modo che i cacciatori siano sempre informati in tempo reale della nostra presenza. Attuare un'azione di polizia è quindi estremamente complicato. Per questo motivo poniamo particolare attenzione sulla documentazione di come viene svolta l'attività di caccia. Nella speranza che questo aumenti la consapevolezza sui danni di questo bracconaggio e che quindi vengano effettuati maggiori controlli da parte della polizia provinciale e dei carabinieri forestali.

Alla luce di quanto sopra, il CABS si chiede se il Parco Regionale del Delta del Po sia da considerarsi “Area Protetta”, quale custodia di un rilevante patrimonio di biodiversità, di proprietà pubblica, o invece un’enorme riserva di caccia .