Cassette nido
Quanto siano importanti gli alberi storti, vecchi, persino quelli morti, ce lo potrebbero benissimo dire gli uccelli- e insetti e mammiferi – che per milioni di anni li hanno utilizzati per nidificarci, trovarci rifugio o alimentarvisi. Decine e decine di specie utilizzano le cavità che si creano nella natura per farvi la loro casa durante la riproduzine. Purtroppo l’uso intensivo dei boschi, l’abbattimento di alberi vecchi per ragioni di sicurezza nelle nostre città, nonché le moderne tecniche di costruzione delle case (niente buchi e niente nicchie) hanno reso la ricerca di siti adatti in cui nidificare estremamente difficile. A questa mancanza di nicchie si può però ovviare attraverso la costruzione di cassette nido, da appendere sulla facciata della propria casa, in terrazzo o meglio in giardino.
Vi sono decine di modelli di cassette nido, ciascuna adattata a rispondere alle esigenze di una determinata specie. In principio sono due i materiali da utilizzare per una cassetta nido: il legno o il cemento unito all’argilla espansa. La cassetta nido in legno può venire costruita facilmente in casa, è più gradevole alla vista ma dura di media 5-6 anni, quelle invece in cemento e argilla espansa sono forse un po’ meno piacevoli, ma sono eterne e vengono comunemente usate da parchi e riserve in tutta Europa. I modelli si possono studiare ed acquistare nel sito del CISNIAR .
Recentemente è anche uscita una versione aggiornata dell'ottimo libro "Nidi artificiali" di Premuda, Bedonni e Ballanti.
Per quanto riguarda i tipi di cassetta nido ve ne sono due principali: la cassetta nido di tipo chiuso per le specie troglofile (che amano le nicchie) e quelle aperte per le specie che amano tenere sotto controllo i dintorni mentre allevano ed alimentano i piccoli. Prima di passare alle dimensioni e al modello di cassetta per ciascuna specie, aggiungiamo qui alcuni suggerimenti e consigli perché la vostra cassetta venga occupata col massimo successo.
- Utilizzate legno massello per garantire la durata della cassetta: il compensato o il truciolato si distrugge facilmente con l'umidità.
- La cassetta va appesa laddove sia protetta dal vento e il più possibile dalla pioggia. In genere il lato est è il privilegiato. È preferibile non esporre una cassetta sul lato sud di una casa, o se si fa, bisogna essere sicuri che non riceva i raggi solari. Il rischio per i nidiacei è di morire per il caldo, mai per il freddo.
- Se volete appendere la cassetta alla parete di casa, ponetela se possibile appena sotto lo spiovente del tetto. È il posto che gli uccelli preferiscono.
- Su un albero la cassettta va preferibilmente appesa sopra i 2 metri di altezza. Se la zona è poco tranquilla meglio a 4-5 metri
- Applicate tre forellini sul fondo della cassetta in legno per evitare ristagno di acqua e umidità.
- Una cassetta nuova va installata entro fine gennaio e completamente ripulita all’inizio dell’autunno, a fine settembre. Ogni anno gli uccelli vi devono riallestire il nido dentro, in questo modo si evita che i parassiti sopravvissuti all’interno attacchino i nidiacei.
- Una volta appesa, la cassetta dovrebbe rimanere fuori tutto l’anno: molti uccelli la usano come rifugio nelle notti fredde.
- Se ci sono gatti nei dintorni, abbiate cura che non possano arrivare alla cassetta nido o nell'area immediatamente circostante. Non sono rari i casi di felini che attendono nei pressi del nido l'arrivo dei genitori con l'imbeccata per tendergli un agguato.
Per avere uno sguardo di insieme sui vari nidi artificiali e le loro misure, oltre al libro "Nidi artificiali" e alla pagina del CISNIAR, suggeriamo anche di visitare questo sito.