Cosa facciamo contro il bracconaggio
Le leggi che proteggono l'avifauna selvatica contro le persecuzioni illegali valgono a malapena la carta sulle quali sono scritte, se non ci sono controlli efficaci.
Nella maggior parte dei Paesi non esiste un'unità di polizia specializzata nella criminalità ambientale oppure le unità sono molto piccole e con risorse limitate: sia in termini finanziari che in termini di personale. Una mancanza di formazione in materia di reati venatori ai danni della fauna selvatica, attrezzature scadenti, orari di lavoro al di fuori delle ore centrali delle attività di "bracconaggio" (di solito molto presto la mattina o la sera, se non addirittura di notte) portano poi, come conseguenza, che bracconieri e uccellatori rimangono spesso indisturbati e impuniti.
Il CABS - fondato nel 1975 - è specializzato nel contrasto al bracconaggio. Per ogni Paese dell'UE, per ogni regione con problemi di bracconaggio e per ogni singolo metodo di cattura o di caccia, possiamo contare su esperti che conoscono le tradizioni locali e sono in contatto con le rispettive autorità. Cerchiamo trappole e reti, raccogliamo prove e aiutiamo le autorità locali a combattere il bracconaggio. In questo modo, centinaia di bracconieri e cacciatori possono essere denunciati e consegnati alla giustizia ogni anno.
Le nostre operazioni non si limitano però a raccogliere il maggior numero possibile di trappole o a consegnare il maggior numero possibile di bracconieri alla giustizia. Grazie al nostro lavoro mediatico e di pubbliche relazioni garantiamo nell'opinione pubblica una migliore consapevolezza del problema e scoraggiamo potenziali bracconieri: per ogni bracconiere condannato, un secondo appende il fucile al chiodo.
Il Committee Against Bird Slaughter (CABS) attualmente conduce un totale di 26 campi antibracconaggio in sette Paesi diversi.
Le nostre operazioni più importanti in sintensi
Il trappolaggio e la caccia illegale si praticano in tutta Europa, ma esistono dei punti critici più importanti lungo le tre rotte principali dei migratori. Le nostre 26 missioni attualmente si svolgono qui:
In Italia:
Campi di protezione degli uccelli a Brescia, 3 missioni all'anno (uccellagione e caccia illegale)
Campo di protezione degli uccelli a Bolzano, 1 missione all'anno (ladri di nidi)
Campo di protezione sul Delta del Po, 1 missione all'anno (abbattimenti incontrollati di acquatici)
Campo di protezione degli uccelli in Sardegna, 1 missione all'anno (trappolaggio)
Campi di protezione degli uccelli a Ponza e a Palmarola, 2 missioni all'anno (trappolaggio e caccia primaverile)
Campo di protezione degli uccelli sull’isola d'Ischia, 1 missione all'anno (trappolaggio)
Campi di protezione degli uccelli in Calabria, 2 missioni all'anno (trappolaggio e abbattimento di rapaci)
Progetto Aquila del Bonelli in Sicilia, 1 missione all'anno (protezione dei nidi)
All'estero:
Campi di protezione degli uccelli a Malta, 5 missioni all'anno (cattura e caccia illegale degli uccelli)
Campi di protezione degli uccelli a Cipro, 3 operazioni all'anno (trappolaggio e reti)
Campi di protezione degli uccelli in Libano, 2 missioni all'anno (cattura e caccia illegale)
Campi di protezione degli uccelli in Spagna, 2 missioni all'anno (vischio e reti)
Campo di protezione per uccelli nel sud della Francia, 1 missione all'anno (trappolaggio degli ortolani)
Campo di protezione degli uccelli in Serbia, 1 missione all'anno (abbattimenti incontrollati di quaglie)