Bracconaggio ai rapaci

Sebbene i rapaci siano rigorosamente protetti, sono loro a rappresentare uno degli obiettivi più popolari tra i bracconieri libanesi. Molti cacciatori si recano sulle creste montuose sopra le quali i grandi uccelli passano a bassa oppure prendono di mira i dormitori, i "roost", dove si riposano di notte, per abbatterli. Questi criminali usano armi di alto livello e fucili a lunga gittata per ucciderli. Alcuni degli uccelli vengono parzialmente mangiati in pic-nic sul posto: la carne del petto viene grigliata e organi come il cuore e il fegato sono considerati commestibili, ma per la maggior parte degli animali che è stata gravemente ferita o per cui il recupero è un pò più impegnativo, li si lascia semplicemente morire.
Si spara a tutto quello che vola. A settembre sono oggetto di caccia i falchi pecchiaioli, gli sparvieri levantini, i lodolai, che migrano sopra il Libano ancora in un numero relativamente elevato. Invece, più tardi, in autunno, le aquile anatraie minori e i bianconi cadono sotto il fuoco dei fucile dei cacciatori. Sono poi uccise appena risultano a portata di fucile molte altre specie, come il falco di palude, l'albanella minore, l'albanella pallida, la poiane, la poiana codabianca, il falco pescatore, l'aquila minore, così come il grifone e il capovaccaio.

L'entità del fenomeno dell'uccisione di rapaci in Libano è spaventosa. Centinaia di migliaia di uccelli protetti sono abbattuti ogni anno, tra cui diverse decine di migliaia di falchi pecchiaioli e diverse migliaia di aquile anatraie minori. Questa mattanza non può essere compensata dalla bassa capacità riproduttiva delle popolazioni di queste specie nelle loro aree di nidificazione europea e dell'Asia occidentale: gli esemplari di aquila anatraia minore si stanno riducendo sensibilmente, e questo unicamente a causa del bracconaggio sulla rotta migratoria.
Lo Stato libanese sta tentando di porre fine al massacro di rapaci utilizzando una scorciatoia: i bracconieri libanesi amano vantarsi nei social media delle loro prede: sono centinaia le foto di uccelli sparati disposti sui cofani dei loro SUV. Più grandi e colorati sono gli uccelli, più i selfie sono popolari. La nuova legge sulla caccia approvata nel 2017 in Libano proibisce espressamente - unica al mondo - di posare con uccelli sparati davanti alle fotocamere.